Acerenza
Acerenza rispose alla circolare di Dario Lupi costituendo il proprio Comitato Pro-parco nel 1923. L’area in cui sarebbe sorto il Parco della Rimembranza fu individuata nella zona denominata Piani della Maddalena, vicino all’ex enopolio ormai demolito, dove sarebbero stati piantati gli alberi per i caduti della Grande guerra. Pur essendo noto che i giovani acheruntini morti in guerra furono in totale 58, di cui 43 morti sul campo di battaglia o a causa delle ferite riportate in combattimento, 1 disperso sul campo e 14 morti per malattia, non si conosce il numero esatto delle piante messe a dimora nel Parco, in quanto la compilazione dell’elenco dei caduti a cui dedicare gli alberi era a cura e discrezione del Comitato esecutivo.
I documenti dell’epoca testimoniano l'attenzione dedicata alla manutenzione, coltivazione e custodia del Parco da parte dell’Amministrazione comunale. Nel 1928 fu costruito il cancello del Parco e l’anno successivo fu ultimata la palizzata di delimitazione dell’area; le spese per la realizzazione di quest’ultima furono liquidate con deliberazione del Commissario prefettizio n. 78 del 3 maggio 1929, insieme a quelle “per la confezione di N° 100 bandierine occorse per l’inaugurazione del Parco della Rimembranza”. Inoltre, fu predisposta l’illuminazione all’interno del Parco con l’impianto di due lampade elettriche e, nel 1930, l’istallazione di una colonna montata su due gradini in cemento, recante un’asta di bandiera.
A seguito del sopralluogo effettuato presso il comune di Acerenza, ci si è resi conto che la memoria del Parco è custodita nei ricordi degli anziani del luogo. Infatti, uno di loro ci ha raccontato che da bambino si recava al Parco della Rimembranza in occasione di cerimonie legate alla Prima Guerra Mondiale; ha ricordato la presenza delle targhette vicino gli alberi con i nomi dei caduti e soprattutto ha indicato con precisione il luogo in cui si trova ancora oggi il Parco che, pur conservando tutti i suoi maestosi alberi di cipresso, ha perso la sua originaria connotazione ed è attualmente identificato come Villa comunale.
