Bella

“In un piccolo prato, in cui fioriva e fiorisce, simbolo di purezza, di amore e di gratitudine, la margherita, a cento metri dalla chiesetta  della Madonna delle Grazie, … a pochi metri dalle prime case abitate, una meravigliosa opera di poesia è sorta, che si chiama Parco della Rimembranza, e trentasette alberi lo compongono, e ciascuno di essi porta un nome.” [1]
Il Parco della Rimembranza di Bella fu realizzato grazie all’opera del comitato per il Parco presieduto dall’insegnante Franco Lorenzo, che ricoprì anche la carica di presidente del Parco stesso. Furono piantati 37 alberi di olmo, disposti su un rettangolo di ottanta metri per venticinque. Gli alberi furono concessi gratuitamente dalla Reale commissione straordinaria per la Provincia di Potenza e prelevati dalle scarpate stradali.
Il Parco fu inaugurato con la benedizione del Vicario generale Mons. Giovanni Vizzini l’8 aprile 1923 e nel corso della cerimonia furono solenni e carichi di poesia i discorsi del presidente Franco Lorenzo, del signor Vito Amoroso, dell’avvocato Lorenzo Lanzetta e del sindaco di Bella Giuseppe Falco.
Documenti relativi agli anni dal 1929 al 1932 testimoniano l’attenzione dell’Amministrazione comunale per la manutenzione e custodia del Parco.
Attualmente gli alberi votivi sono stati tutti abbattuti per lasciare posto ad un’area giochi, dequalificando il Parco della Rimembranza a Villa comunale, nonostante la sua memoria sia custodita nei cuori di molti cittadini bellesi che vorrebbero come un tempo sedere all’ombra di quelle piante ed ascoltare.
“Il sussurrio della brezza che agiterà la chioma di questi alberi, lo stormire delle loro foglie, saranno la voce dei nostri Eroi.” [2]



[1] “In memoria dei gloriosi bellesi morti sul campo durante la guerra 1915-1918”, tipografia la perseveranza, 1923
[2] Idem, discorso di Lorenzo Franco

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